Gli approdi sinfonici di Frank Zappa by Pietro Scuderi;

Gli approdi sinfonici di Frank Zappa by Pietro Scuderi;

autore:Pietro Scuderi; [Scuderi;, Pietro]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788892770447
editore: edigita
pubblicato: 2021-03-03T23:00:00+00:00


1 La notizia è stata fornita da Alessandro Pizzin durante una conversazione telefonica tenuta il 25 di marzo del 1998

2 Riccardo Giagni, L’ipermercato degli stili, in LibroRivista “Sonora”, n. 4, 1994, pp. 23-24

Capitolo 7

ZAPPA E LA LONDON SYMPHONY ORCHESTRA

Nel decennio 1970/1980 Frank Zappa aveva definito e contestualizzato gran parte delle idee relative al suo processo compositivo, sia in ambito rock, sia in riferimento alla fusione di elementi della musica colta, raggiungendo in quel panorama la piena maturità tecnica e manageriale. In particolare nel 1979 aveva pubblicato, tra le altre cose, una specie di rock-musical articolato in tre atti e suddiviso in due dischi: JOE’S GARAGE ACT I e il doppio album JOE’S GARAGE ACT II & III, contenente tra l’altro Watermelon in Easter Hay, un brano con uno dei temi e degli assoli di chitarra ritenuto dagli “addetti ai lavori” e non, tra i più belli che il musicista avesse composto.

Aveva inoltre prodotto il primo inno al suo strumento in tre vinili singoli, racchiusi poi in un cofanetto intitolato non a caso SHUT UP ’N PLAY YER GUITAR, che comprendeva le parti solistiche di chitarra eseguite dal vivo tra il 1977 e il 1980. Questi tre vinili pubblicati in totale autonomia discografica rappresentarono il primo vero esempio di autoproduzione ad alto livello e a respiro internazionale con cui Zappa di fatto iniziò il suo percorso imprenditoriale con la Zappa Records. La versione “box” fu frutto di un accordo successivo con la Cbs atto ad appianare le controversie che nel frattempo erano intervenute tra le parti. Il doppio album GUITAR pubblicato nel 1988 sarà il seguito concettuale nel quale l’esecutore mostra e dimostra la sua tecnica e l’inimitabile stile. Nella versione digitale di GUITAR è presente inoltre il brano In a Gadda-Stravinskij, all’interno del quale il bassista Scott Thunes esegue il riff di In a Gadda da Vida, l’ipnotica suite degli Iron Butterfly, mentre Zappa effettua come assolo l’introduzione della Sagra della Primavera. Scherzo intellettuale o esercizio di stile, il brano dimostra la perseveranza del compositore nella commistione di generi musicali diversi.

Alla fine del 1979 il musicista era infine tornato a occuparsi di cinema realizzando un film della durata di tre ore, Baby Snakes, che contiene anche delle animazioni di plastilina realizzate dall’artista Bruce Bickford con la tecnica del “passo 1”, pubblicandone la colonna sonora nel 1982. Proprio in quell’anno, dopo aver finalmente ultimato nella sua casa di Los Angeles uno studio di registrazione tecnicamente all’avanguardia denominato Utility Muffin Research Kitchen, difficilmente traducibile dallo “zappese” all’italiano, il compositore ritentava l’approccio con l’orchestra. Utilizziamo il termine “ritentava” per evidenziare che già due volte, nel 1976 e nel 1980, due progetti orchestrali proposti dall’Europa erano andati in fumo sia per motivi burocratici che per le esose e subdole pretese dei musicisti: nonostante la sua musica non fosse stata eseguita, Zappa aveva comunque sborsato per l’organizzazione dei progetti, una parte in contanti, la cifra complessiva di 375.000 mila dollari1. Questo perché, se il compositore aveva pagato i suoi musicisti, i tecnici e i copisti



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